“Il provvedimento del Garante per la Protezione dei Dati Personali ha aperto un fronte nel settore del trasporto, su cui è necessario, con cognizione di causa, fare opportuna chiarezza. Si tratta di un intervento che assume una portata più ampia, che va al di là del semplice assolvimento di adempimenti burocratici. Rappresenta l’occasione per aprire un dibattito profondo, che consenta al settore della mobilità di crescere e fare il salto di qualità da un punto di vista culturale e tecnologico. Per cogliere questa opportunità le aziende di trasporto dovranno in futuro promuovere e garantire sempre di più attività di informazione e comunicazione interna, all’insegna della trasparenza verso il personale”. Lo afferma il Founder & CEO di Golia360 Claudio Carrano, in riferimento alla sanzione di 50mila euro, che il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha inflitto ad una società di autotrasporto per violazioni in materia di privacy sul posto di lavoro.
- LE IMPLICAZIONI DEL PROVVEDIMENTO
“Il provvedimento, che ha riguardato le difformità riscontrate tra quanto autorizzato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (ITL) territoriale in materia di gestione dei dati e quanto poi effettivamente riscontrato nell’attività operativa dell’azienda, va certamente rispettato. È però altrettanto importante rilevare come, esaminando il testo integrale, emerga che non siano stati considerati alcuni aspetti determinanti”, prosegue Carrano, secondo il quale “il Garante è intervenuto applicando criteri legati alla privacy in un ambito che è lavoristico. È necessario, infatti, fare dei distinguo: la valenza economica di ogni azienda deve essere tutelata e va trovato un punto di equilibrio con le esigenze in termini di privacy dei lavoratori. La materia è articolata, ma ci sono delle linee guida che ogni operatore del mondo dei trasporti deve tenere in considerazione nel trattamento dei dati nell’ambito della geolocalizzazione, così da mettersi al riparo da situazioni spinose o addirittura da eventuali sanzioni, come in questo caso specifico. In questo garantiamo, come Golia360, il massimo supporto alle aziende di trasporto attraverso il nostro servizio di assistenza legale”.
Al centro del dibattito sui sistemi GNSS la rilevazione non continuativa del veicolo geolocalizzato, a fronte dell’esigenza dell’impresa di trasporto di impiegare l’impianto satellitare a bordo dei veicoli per la tutela dei beni aziendali, per garantire la sicurezza sul lavoro e per esigenze organizzative e produttive. Il titolare di Golia360 evidenzia: “Il tachigrafo è regolamentato da una norma europea tale per cui se la scheda conducente è inserita, lo stesso rileva la presenza del conducente professionale. Va da sé che, non essendo il tachigrafo disattivabile, le esigenze tecnologiche andranno contemperate e coordinate a quelle di compliance privacy. Al tempo stesso le aziende devono garantire una comunicazione trasparente e non difettosa con gli autisti”.
- GLI SCENARI FUTURI PER IL TRASPORTO
Su questo ambito Golia360 è da tempo al lavoro, con un confronto continuo con gli organi di controllo e gli ispettorati. Carrano sta inoltre partecipando ad un gruppo di lavoro del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), durante il quale ha avanzato delle proposte per migliorare, da un punto di vista normativo, la regolamentazione del settore dei trasporti. “Tra queste la differenziazione dei ruoli, con l’introduzione di figure lavorative in azienda che, debitamente formate, si occupino della gestione dei dati in oggetto. I titolari e il personale che occupa altri ruoli dovrebbero accedere così a informazioni precedentemente anonimizzate. È fondamentale che venga garantita una corretta e trasparente informazione verso i dipendenti, con l’adozione inoltre di soluzioni tecnologiche basate su logiche di Privacy by design, per il trattamento dei dati non pertinenti o eccedenti le finalità perseguite dall’azienda stessa”. A proposito della questione legata alla durata e alla modalità della conservazione dei dati “i parametri devono essere modulati in funzione delle effettive esigenze normative e tecniche degli specifici ambiti in cui e per cui il trasporto opera”.
Claudio Carrano conclude: “È determinante che informativa verso i dipendenti sia accessibile e tarata sulla base del reale utilizzo dei dati che avviene in azienda, ai sensi dell’art. 13, GDPR. Il trasporto è un’attività dinamica e l’impresa deve essere flessibile nell’aggiornare la documentazione, anche attraverso audit periodici. La soluzione di geolocalizzazione adottata deve essere perfettamente in linea con quanto autorizzato, monitorando costantemente le funzioni del sistema e la sua conformità. La piattaforma tecnologica e di servizi per il traporto Golia360 è al fianco delle aziende per garantire la trasparenza verso il lavoratore e per supportare le imprese nel predisporre la necessaria documentazione privacy al fine di poter fornire, in maniera tempestiva, ogni riscontro alle richieste del Garante in caso di ispezioni o controlli”.